Iago era un uomo di trent’anni, alto un metro e novanta, spalle larghe, occhi verdi e profondi, capelli mossi e scuri, barba incolta, labbra carnose e morbide. Era vestito con uno smoking nero, la camicia anch’essa nera e un orologio che non segnava l’ora esatta.
I media ed i fan pensavano fosse italiano, ma molti credevano fosse americano.
Appena si mosse verso il red carpet, un pazzo gli spara al petto, dicendogli: “andrà tutto bene”. Prima di precipitare a terra, la limousine inghiottì Iago. Dentro la macchina c’era l’ex bimba prodigio Alice Grant, ora 25enne.
Il Diavolo con 6 pallottole conficcate dentro la pancia, “passami quei tovaglioli” disse tossendo sangue “sto provando a non macchiare i sedili in pelle”. Gli avevano già sparato in passato. In effetti erano poche le cose che non gli erano successe, perché Iago Whitish era davvero il Diavolo. Il Diavolo in carne ed ossa. E in quel momento si trovava in una limousine con Alice Grant, un po’ di erba messicana e 6 pallottole nella pancia. Ed era italiano, per giunta. I media ed i fan avevano ragione. Anche se ormai era americano da molto tempo.